Marmi naturali
Il Marmo Naturale si distingue da quello contraffatto da alcune industrie ceramiche per la possibilità di poter ottenere una pavimentazione monolitica levigata in opera senza fughe con conseguente maggior igienicità , facilità di manutenzione e rilavorabilità nel tempo che ne consente il ripristino a nuovo o il cambio di finitura superficiale.
Il termine marmo prende infatti origine dal greco antico marmairon = “risplendere” ed identificava tra le rocce naturali solo quelle lucidabili.
L’origine del termine e’ associata al marmo bianco dell’Isola turca di Marmara, uno dei primi materiali antichi a essere stato tagliato a lastre ed esportato anche a Pompei, Roma e lungo il Danubio.
Nel gergo comune il marmo e’ quel tipo di roccia che per qualita’ estetiche e strutturali viene commercializzata e quindi utilizzata in edilizia, infatti la professione e’ il marmista e spesso si usa il termine marmo per tutte le pietre naturali.
Invece i marmi in mineralogia sono calcari cristallini, hanno una struttura tridimensionale costante, sono rocce carbonatiche metamorfiche di colore variabile da bianco a grigio venato, da rosa a giallo; grana molto diversificata (maggiore nei marmi alpini, minore in quelli appenninici), scistosità ridotta.
Si formano per compressione o cementificazione in ambiente marino, a volte lacustre, quando si raggiungono i 400 gradi centigradi e un migliaio di atmosfere di pressione e quando il carbonato si riorganizza in cristalli di calcite, le impurita’ come argilla e silici formano cristalli di quarzo come albite o mica, il carbonio organico in grafite
La struttura diventa piu’ compatta, scompare la stratificazione della roccia sedimentaria originale e il materiale diventa lucidabile e traslucido.
I marmi bianchi sono i piu’ puri dal 99% di calcite del Bianco Statuario di Carrara al 90% degli adiacenti Cipollini Apuani, le venature sono impurita’ dalla struttura amorfa.